Oggi inauguro una rubrica dedicata ai libri per bambini che raccontano del Giappone, delle sue storie e leggende, delle sue tradizioni, della sua estetica. Non saranno necessariamente di autori del Sol Levante, e non sempre avranno un taglio divulgativo.
Partiamo con due albi illustrati editi da Éditions Philippe Picquier, l’editore francese fondato nel 1986, specializzato nella pubblicazioni di libri provenienti dall’Estremo Oriente, che dal 2003 ha una collana dedicata al giovane pubblico, Picquier Jeunesse.
Entrambi gli albi illustrati di cui parliamo sono di autori francesi, ma denotano una profonda conoscenza e amore della cultura nipponica.
Les petits sentiers d’Obaasan di Delphine Roux, illustrato da Pascale Moteki (una delle artiste dietro il marchio Madame Mo) è una delicata storia di amicizia fra una bambina di 8 anni e una signora di 70.
Mariko Sakamoto non è veramente sua nonna, ma Yuki la chiama Obaasan, “signora nonna”, come si usa in giappone con le persone anziane. La signora Mariko, che porta sempre un abito di lino blu oppure una salopette grigia con un motivo di stelle, è conosciuta e rispettata nel quartiere e le piace condividere i suoi saperi.
Prima di ritirarsi era maestra di cucito in un atelier di Kyoto. Mariko vive in una machiya, una casa tradizionale di pochi tatami, ma piena di particolari affascinanti, “Obaasan aveva l’arte di rendere le cose semplici preziose come la danza delle lucciole”. Attraverso il racconto e le figure, ci immergiamo in una vita tranquilla, fatta di dolci al tè verde, di cura dell’orto e di ricordi del passato.
Un albo da sfogliare tante volte, per godere delle figure, che pur con una tecnica moderna tutta declinata su colori pastello, hanno tutto il gusto dell’estetica giapponese grazie ai particolari delle texture, dei fiori e degli oggetti rappresentati. In chiusura anche un haïku di Natsume Sôseki e un finale che ci racconta come certi incontri della nostra infanzia siano importanti per determinare l’andamento del nostro futuro.
Choses petites et merveilleuses di Sandrine Thommen, illustrato da Nathalie Dargent, da il titolo a questo post. Un anno di piccole cose meravigliose attraverso le stagioni e i mesi. Due bambini e una nonna, la natura e le tradizioni, con figure a tutta pagina e piccoli riquadri che ritagliano particolari e momenti di vita.
Si inizia con il risveglio della lumaca e del riccio, siamo a marzo, è arrivata la primavera, si accendono le lanterne e ci prepara per la festa delle bambole. Siamo in un paese di provincia, fra il mare e le montagne, si va a scuola a piedi, passando dal bosco, c’è l’orto da coltivare. Aprile ha l’odore di un vecchio libro letto e riletto, della salsa di soia con cui si preparano gli onigiri da portare a scuola.
A maggio, nel cielo volano le carpe di stoffa della festa dei bambini, a giugno in giardino ci sono le peonie, le tartarughe dormono e poi, improvvisamente, piove. A luglio si possono mangiare le pesche in riva al mare, aspettando agosto con i suoi fuochi d’artificio.
A settembre, salendo verso la montagna si incontrano, fra gli alberi, piccoli uomini di pietra con cappelli e mantelline rossi, sono sei piccoli bhudda protettori dei bambini.
Ottobre ha i colori del giallo e del rosso, si può fare un viaggio a Nara per incontrare i cerbiatti. A novembre, con abiti caldi e colorati, si va in giro per la foresta e ci si specchia nelle pozzanghere che hanno gelato.
Dicembre è un mese profumato, ci sono i bouquet di ortensie essiccate, i dolci e il tè da gustare sui tatami, e un bagno caldo con gli yuzu, i limoni giapponesi.
A gennaio è tempo di scrivere e ricevere cartoline ben auguranti e infine, arriva febbraio, con il suo silenzio di neve bianca che nasconde piccoli tesori… ecco un narciso.. presto sarà di nuovo primavera.
Anche solo raccontare cosa avviene fra le pagine, mostra tutta la poesia di questo albo prezioso di figure belle. Quegli albi che i bambini amano sfogliare più e più volte, e gli adulti tenere sul comodino, una pillola di bellezza prima di andare a dormire.